Padova, la svolta è vicina
domenica 27 giugno 2010
E' attesa per le prossime ore la decisione definitiva del Presidente Cestaro sul nuovo ds ed allenatore: in pole c'è Fabrizio Salvatori, svincolatosi dal Bologna. Per la panchina, il nome più gettonato è quello di De Biasi.
Finalmente, ecco la luce in fondo al tunnel. A Padova, dopo due settimane di caos, sembra avvicinarsi la soluzione a tutti gli intrighi societari. Il prossimo direttore sportivo biancoscudato uscirà fra questi tre nomi: Fabrizio Salvatori, Carlo Osti e Rino Foschi, in rigoroso ordine di preferenza del presidente Marcello Cestaro e del direttore generale Gianluca Sottovia.
I contatti con l'attuale dirigente appena licenziato dal Bologna si sono intensificati negli ultimi due giorni, tanto che si vocifera che la scelta, se dipendesse dal Padova, sarebbe già stata compiuta. Il problema fondamentale riguarda la transazione economica che Salvatori sta discutendo con la nuova proprietà rappresentata dall'imprenditore Sergio Porcedda per la rescissione del contratto che lo lega al Bologna fino al 30 giugno 2011. Lo stipendio attualmente percepito nel club rossoblù è piuttosto alto, circa 500.000 euro netti a stagione e Salvatori ha assoluta necessità di arrivare alla fumata bianca entro mercoledì prossimo 30 giugno, altrimenti per le norme federali non potrà più essere tesserato da un'altra società.
Il Padova ha fretta, Cestaro vorrebbe chiudere entro lunedì, quando Salvatori tenterà di avere un incontro con Porcedda per chiudere la questione. Il dirigente del Bologna, che negli anni ottanta militò nel Padova nel ruolo di difensore, è disposto ad accettare una sensibile riduzione dell'ingaggio pur di tornare nella città del Santo arrivando a percepire un compenso annuo di circa 200.000 euro. La domanda più gettonata è la seguente: e se l'accordo dovesse saltare? A quel punto la scelta cadrebbe quasi certamente su Osti, mentre Foschi al momento è più distanziato, ma non totalmente fuori dai giochi. Capitolo allenatore: se Salvatori fosse il nuovo direttore sportivo del Padova, la scelta per la panchina cadrebbe su Gianni De Biasi, che ha già dato disponibilità di massima. Un'ipotesi che vi avevamo riferito quasi venti giorni fa e che inizialmente avrebbe dovuto coinvolgere anche altri due dirigenti, Gianni Trombetta e Massimo Ienca, in arrivo da Torino. Successivamente, però, Cestaro ci ha ripensato, ha frenato sulla rivoluzione totale societaria, è stato preso dalla vicenda Preziosi e ha rivalutato l'attuale direttore generale Gianluca Sottovia, che ha ripreso pieni poteri da qualche giorno a questa parte.
L'imprenditore vicentino ha mantenuto, però, stima nei confronti di Salvatori e De Biasi, che considera adatti a prendere in mano il nuovo progetto Padova. Cestaro vuole rilanciare dopo la sofferta salvezza dell'attuale stagione, puntando a un tranquillo campionato di metà classifica, per poi sferrare l'assalto alla serie A nel 2011-2012. De Biasi deve risolvere alcune vecchie pendenze economiche con l'Udinese, ma non dovrebbe trattarsi di ostacoli insormontabili. In caso di fumata nera, molto più remota sarebbe l'alternativa che porta a Francesco Moriero, ex Frosinone, giudicato un allenatore interessante e innovativo ma ancora troppo acerbo per una piazza come Padova. Insomma, dopo tante incertezze finalmente siamo alla svolta decisiva. Il volto del nuovo Padova, indipendentemente dalla portata della stretta collaborazione intavolata fra Cestaro e Preziosi e dall'ingresso di un nuovo socio in autunno, verrà finalmente svelato. Ieri intanto, sono state aperte le buste per Jidayi e Filippini. Tutte le tre società coinvolte (Padova, Sassuolo e Atalanta) hanno deciso di scrivere “zero euro” nella busta consegnata alla Lega, per cui i due giocatori rimarranno nella città del Santo anche nella prossima stagione.
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