GLI ANNI "MAGICI", 1991/1994

Approfitto per chiedere ai gestori di ripristinare la sezione "amarcord"...

Nella vita di una persona c'e sempre un periodo magico, che rimane nel cuore per sempre, in cui tutto e bello e dorato. Ecco, per la nostra tifoseria direi che il periodo d'oro e stato un arco di tempo di tre anni, quell'arco di tempo compreso fra il 1991 ed il 1994. Se n'e parlato tante volte ma in questa discussione lo vorrei analizzare piu approfonditamente.

Innanzitutto l'inizio: la straordinaria stagione 1990/91. Dovessi trovare una partita di quell'anno in cui far iniziare questo periodo, mi verrebbe da dire Padova-Udinese 2-1 del 12 maggio.

Si fa prestto a dire che era merito dell'appiani o di una squadra piuttosto che un'altra. La verità e che quel periodo fu il risultato di tutta una combinazione di eventi. Una miscela esplosiva:
-Una squadra che non solo viaggiava a mille, ma che era composta da uomini veri che hanno lasciato il segno.
-una società che lavorasa per il salto di categoria senza lasciare niente al caso
-il fatto che si giocasse all' Appiani
-una generazione di tifosi (la mia) che in quel periodo si stava avvicinando allo stadio e che si ritrovò gasata a mille
-repressione quasi inesistente
-politica presente in forma molto meno invasiva all' interno della tifoseria rispetto agli anni successivi.

Il risultato furono tre anni di puro divertimento. Tre anni in cui il Padova divenne un vero e proprio fenomeno sociale in città. Per quelli della mia fascia d'età significava che andavi in centro al sabato e tutti i tuoi coetanei erano in giro con la sciarpa del Padova. Che andavi al Wag la domenica pomeriggio e tutti erano con la sciarpa del Padova. E quando dici tutti intendo centinaia di ragazzi: credo che i nati nella mia fascia d'età, dal 74 al 77, siano venuti tutti allo stadio almeno una volta in quel periodo. E chi non e mai venuto avra cmq avuto l'amico, il cugino o il fratello che in quegli anni frequentava lo stadio.

L'apice si raggiunse nel 94. Per me fu la sera con il Vicenza. Da li, iniziò la fine. Allo spareggio di Cremona ed il primo anno di A pur nonostante si notasse che qualcosa si era rotto, tenevamo ancora botta. Ma già nel 96 era bello che finito tutto per conto mio.

Edited by Ex-Padova Sud ora in pensione - 2/7/2015, 13:41

I vostri ricordi ragazzi? Parlo di chi c'era...

La mia prima partita fu Padova-Messina 5-1 stagione 90/91 :
riporto il link di youtube su quella partita:
Video

Che dire, fino al giorno prima non conoscevo nulla del calcio Padova, mi divertivo come qualsiasi ragazzino di 14 anni.
Quella domenica il mio amico di merende mi propone di andare allo stadio a vedere il Padova.
Rispondo, va bene, dove gioca?
i ritrovo immerso in quell'atmosfera che ancora adesso mi mette i brividi.
Tutti bardati di biancorosso,i baschi in testa, le sciarpe in raso, gli adesivi col teschio alato.
Quel giorno la curva esulto' per ben 5 volte ed ogni volta erano spintoni o gente che esultando ti portava a 30 metri.... bellissimo.
Cori, offese,coreografie, boati e fumogeni.
Tutto questo mi ha portato a non mancare da li alla fine del campionato nemmeno una partita in casa.
In trasferta la mia prima fu a Venezia, e qui scattano i brividi.
Stazione di Padova stracolma di almeno 1500 persone.
Da qui in poi e' un turbinio di emozioni e ci vorrebbe una serata intera per riportare solo le principali.
Mi ritengo fortunato ad aver vissuto 3 anni e mezzo all'Appiani, quei ricordi sono i piu' belli in assoluto della vita da stadio.
Come dice bene il Sud Padovano l'apice fu contro il Vicenza in notturna, senza entrare nei particolari quel giorno si mosse Padova fin dalla mattina, in gran parte dei paesi e nei quartieri di tutta la cintura urbana.
Cazzo nemmeno ci fossimo messi d'accordo (non c'erano telefonini lo ricordo).
Orde di ragazzi dai 13 ai 55 che si son svegliati quella mattina con un solo obiettivo: la partita!
La partita con l'Udinese io la ricordo per la coreografia, meta' curva con i guanti rossi e l'altra meta' con gli stessi guanti girati al contrario, quindi bianchi.
I guanti erano quelli per lavare i piatti e creavano un discreto calore.
Battimani come piovesse, grande idea veramente, mi sarebbe piaciuto essere un "ospite" e godermi l'effetto.
La partita che porto dentr, saro' banale, e' quella con il Barletta.
Cazzo un' altalena di emozioni cosi' in 2 ore era da reato.
Prima sotto di 2 gol nella partita decisiva per salire, poi recuperi poi vai sotto di nuovo poi pareggi poi all'ultimo secondo la vinci 4-3 e puttana madonna non sali per i risultati dagli altri campi.

Va ben, torno a lavorare.
Alla prossima puntata.

Cris, la coreografia con i guanti biancorossi non era con l'Udinese ma con il Venezia!

Io di quegli anni ricordo bene le emozioni dentro lo stadio, ma ricordo ancora meglio come si viveva la settimana. Praticamente vivevamo aspettando la domenica. Ho molta nostalgia di quel periodo, anche se so che non tornerà

Cazzo sei sicuro con il Venezia? convinto che fosse contro l'Udinese...mah.
Bhe nostalgia e' giusto ci sia, anche perche' come vivevamo la settimana e le partite erano anche frutto della nostra eta' e dei nostri NON pensieri.

Confermo che la coreografia coi guanti era contro il Venezia.
In quella stessa partita altra coreografia a simulare una marea che portava via Venezia.
Con l'Udinese ricordo una coreografia con strisce biancorosse e striscione "Mare forza Padova infrangi lo Scoglio" (Scoglio, detto il Professore, era l'allenatore dell'Udinese).
Vogliamo parlare di Padova-Ascoli 3-2 del 1993?
No, dico, ne vogliamo parlare??

Padova-Ascoli fu incredibile. Avevamo pareggiato a Lucca la domenica prima, e rischiavamo di buttare la serie A nel cesso per la seconda volta in due anni.l'Ascoli aveva un punto piu di noi e si giocava gli ultimi due posti disponibili per la serie A con Lecce e Piacenza. Noi dovevamo assolutamente vincere e sperare che una fra Piacenza e Lecce perdesse. Tutto l'ambiente si strinse attorno alla squadra fin dal lunedì, appena usciti i biglietti. Capii che Non sarebbe stata una domenica facile quando arrivai in via Carducci a prendere i biglietti e trovai migliaia di persone che śpingevano ed il traffico in tilt. C'era proprio l'intenzione di fare la guerra da parte di tutti. Perfino della società che concesse all' Ascoli solo 700 biglietti, la metà di quanti ne mandavano agli ospiti nelle partite di cartello. Giusto per fargli capire il clima che avrebbero trovato.

Tralasciando le mie vicissitudini personali di quel fine settimana, ho ancora davanti agli occhi l'immagine dell' intero Appiani che "ruggiva" ogni volta che i nostri toccavano palla, dei cori cantati da 15000 persone e delle gradinate che crollavano ad ogni gol. Andò male, nel senso che vincemmo in rimonta ma le vittorie di Lecce e Piacenza resero vano il nostro sforzo.

Quel Padova-Ascoli fu il preludio alla stagione 1993/94, la piu calda in assoluto sia a livello di tifo che di scontri

uccideteli uccideteli
alla fine ce l'hanno fatta, proprio dopo quella sera

Io mi avvicinai al Padova proprio nel 1993.

Ottobre o novembre, trovando sulla Rai la partita Roma-Padova di Coppa Italia.
Potete immaginare la sorpresa di un dodicenne milanista (che abita nella provincia di Padova) che scopre che esiste una squadra della sua città e che sta giocando contro la Roma di Balbo,Giannini e Hassler.

Da quel giorno iniziò un lento innamoramento che mi portò a essere presente all'ultima all'Appiani, anche se dalla terrazza di un palazzo perchè non avevamo trovato biglietti.

Padova-Cesena vissuto al San Lazzaro fu orgasmo (non mi avevano lasciato fare la trasferta, ma avevo 13 anni e nessuno mi avrebbe accompagnato).

In serie A fu subito abbonamento.
E ricordo ancora come fosse ieri, l'epica partita contro il Brescia sotto un torrenziale acquazzone e lo straordinario gol di Coppola. Ecco, questo è il mio ricordo più bello. Forse perchè poi mi son fatto due settimane di influenza.

Firenze e lo spareggio furono lacrime di gioia(La prima volta con il calcio... la seconda più sotto di qualche riga).

Da quel giorno iniziò l'incubo. Qualche raggio di sole il primo anno di B ma la magia terminò la stagione successiva contro il Monza e quella maledetta sconfitta per 2-1 che ci fece scendere in C1. Rimasi in Gradinata est a piangere per mezz'ora dopo il fischio finale (la seconda e l'ultima volta che una partita di calcio mi ha commosso... stavolta negativamente).

Con la C1 iniziai a farmi pure le trasferte. Straordinarie. Sebbene a livello calcistico l'incubo continuava e trovò l'apice con la cazzata di Fedele. Penso di non aver mai bestemmiato cosi tanto in vita mia. Forse iniziai quel giorno.

Nonostante tutto continuai ad abbonarmi (fino al 2008) e a seguire il mio Padova. Il Milan ormai era (ed è tuttora) un lontano ricordo.

Strano che sia un lontano ricordo visto che 8/11 della squadra che fai al fantacalcio sono strisciati rossoneri de merda 😀
Cazzo la partita con la Roma, fu la prima volta che scavalcai, ben 2 ore prima della partita, io e un mio amico ci rifugiammo nei cessi in quanto all'interno dello stadio non c'era nessuno.
A livello tifo mi fu raccontato che inpadovani si presentarono in 2/300 di fronte alla crema giallorossa, la risposta capitolina fu più o meno questa:" bhe, se riuscite a portare questi numeri tanto di cappello, da parte nostra non c'è rivalità quindi a Roma con noi potete venire tranquilli".
Poi u' o meno mi fu raccontata così, se qualcuno di voi puo' confermare o smentire....

So che quell'anno si parlava addirittura di una possibile amicizia con i giallorossi. Lo scazzo che ricordi tu fu il primo anno di A, ovviamente esagerato nei numeri e nelle reazioni...

Ecco appunto. Come si puo' notare la mia memoria non è la caratteristica più affidabile in me.
Se devo dire in trasferta gli anni più belli che ho vissuto son stati in c1 negli anni 2009/2011 ma qui la memoria potrebbe far difetto quando da Mestrino alcuni di noi si non presi la briga di organizzare i pulman che partivano dal ridente paesino ai confini con Vicenza.
Ci furono delle trasferte con i controfiocchi, degne di menzione quelle in Toscana, Pisa su tutte.
C'era un clima gioioso dove non c'era un capo che controllava i comportamenti dei viaggiatori e quindi la gente si sentiva libera di intraprendere il viaggio come meglio gli piaceva.
Ricordo cannonacci persistenti, alccol never limits e canti degni di moderbe selezioni x factor.
Certo, il tutto era discutibile in quanto si poteva contestare il fatto che le trasferte non son gite e che ci vuole un certo stile nell'affrontarle, ma posso adsicurare che nonostante il clima festaiolo i partecipanti non erano di primo e pelo e quindi erano semmai pronti al bisogno.
Poi si poteva discutere sulla condizione fisica e sulla lucidità ma questo è un altro discorso.
Questi 2 anni circa arrivavano dopo pesanti diffode nella famosa sfida cin lo Spezia e molti diffidati di rilievo mancarono per anni.
Ecco, se devo menzionare un periodo assai divertente e profiquo in termini di presenze mi vengono in mente questi.
Ricordo per l'appunto che in trasferte normalissime abbiamo dovuto dire di no a qualcuno in quanto avevamo a disposizione un solo pulman.

cazzo non trovo la foto della sciarpata in pullman... era il ritorno da lucca?

Ahaha la sciarpata. Girava anche un video se non mi sbaglio. Non ricordo sinceramente... pistoia?