SERGIO ERCOLANO

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PADOVA SUD
view post Posted on 19/11/2009, 05:59     +1   -1




Un´altra beffa per la famiglia di Sergio Ercolano: no al risarcimento
Fonte: "www.metropolisweb.it"


SAN GIORGIO A CREMANO (NAPOLI) - Archiviato il caso in sede penale, un’altra beffa per i genitori di Sergio Ercolano, il giovane tifoso di San Giorgio a Cremano, che morì durante gli scontri nel derby Avellino-Napoli del 2003. Per la procura fu impossibile identificare gli ultrà che provocarono la morte del ragazzo e fu costretta a seppellire le indagini. Dopo sei anni dalla morte di Sergio Ercolano, di soli 20 anni, il giudice del tribunale di Napoli, XII sezione civile, ha emesso una sentenza che ha il sapore della sconfitta per la famiglia che perse il figlio, tifoso del Napoli, durante una partita di calcio: nessun risarcimento sebbene i genitori avessero avanzato una richiesta di tre milioni di euro all’Us Avellino (assistito dall’avvocato Biancamaria D’Agostino). Il dispositivo della sentenza è impietoso. L’Avellino calcio, contro cui la famiglia di Ercolano avrebbe voluto rivalersi, non avrebbe avuto alcuna responsabilità. Nè tantomeno il custode. Sarebbe stata una condotta volontaria di Ercolano che, scavalcando il parapetto dello stadio si buttò su di una pensilina in plexigas che cedette. La struttura serviva a coprire dalla pioggia il vano sottostante. Ercolano spirò qualche giorno dopo la partita nell’ospedale Moscati di Avellino, per arresto cardiocircolatorio. Il giovane aveva subito gravissime ferite in più parti del corpo precipitando da un’altezza di venti metri da una tettoia di plexigas nello stadio avellinese. Nella caduta aveva riportato un forte trauma cranico e lesioni agli organi interni. I medici dell’ospedale Moscati, lo avevano considerato subito in imminente pericolo di vita. Nella notte del suo arrivo in ospedale fu anche sottoposto a un intervento chirurgico. I sanitari avevano poi ritenuto non rimuovibile chirurgicamente l’emorragia cerebrale. Già nella mattinata, il primario del reparto di Terapia intensiva del “Moscati” aveva definito le condizioni di Ercolano “gravissime”. Nel pomeriggio, ai familiari di Sergio era giunto un telegramma di incitamento da parte degli ex calciatori del Napoli Diego Armando Maradona e Salvatore Bagni. Fu fermato anche un 21enne incensurato di Casavatore. Il giovane tifoso fu riconosciuto dal personale della Digos di Avellino nelle riprese fatte allo stadio come uno degli invasori del campo. E per discutere dei fatti di Avellino il ministro dell’Interno di allora convocò i vertici di Federcalcio, Lega e i responsabili delle forze dell’ordine. “Mi auguro – auspicò Beppe Pisanu in una nota - che adeguata severità sappia dimostrare la giustizia sportiva nei confronti di tutti coloro che, a vario titolo, diretto o indiretto, risultino avere responsabilità nei barbari fatti di Avellino”. Gli scontri provocarono anche il ferimento di 23 poliziotti e 10 carabinieri.
 
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