AZIONARIATO POPOLARE, che ne pensate?

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PADOVA SUD
view post Posted on 19/11/2009, 15:31     +1   -1




La Curva Nord scende in campo: c'è l'idea azionariato popolare
LA PROPOSTA. La situazione attuale del Brescia Calcio induce i sostenitori a muoversi non solo con le contestazioni ma con iniziative per delineare un futuro diverso
«Così non si può più andare avanti È il momento che i tifosi diventino responsabili in prima persona della gestione del nostro Brescia»

Fonte: "www.bresciaoggi.it"

Gino Corioni pensa a una New.Co per attirare nuovi soci nel Brescia? La Curva Nord Brescia 1911 risponde con una proposta: l'azionariato popolare. Una proposta, come spiega Diego Piccinelli, uno dei portavoce del gruppo, che «non è una provocazione. Una squadra di calcio rappresenta una città e una provincia intere. È di tutti, non solo di chi ne detiene materialmente la proprietà. Dunque, per dare un futuro alla nostra squadra del cuore, è ora di cambiare. Sul serio».
L'azionariato popolare è molto diffuso nel mondo sportivo internazionale e si può definire come una diffusione della proprietà azionaria al pubblico dei tifosi, che diventano anche investitori e dirigenti. «Ma noi non puntiamo a diventare dirigenti del Brescia - precisa Piccinelli -. A gestire la società ci deve essere gente esperta. Ma è ora di finirla di pensare che, dopo Corioni, a Brescia non c'è più possibilità di fare calcio a certi livelli. Nemmeno vogliamo che il dopo-Corioni sia il semplice passaggio da una proprietà a un'altra, che magari alla fine si rivela peggio dell'attuale. No, noi vogliamo, anzi sogniamo che noi tifosi si diventi finalmente protagonisti e responsabili del destino del nostro Brescia».
A MUOVERE i tifosi della Curva Nord Brescia 1911 è «la consapevolezza che con questa dirigenza e con questo modo di gestire la società non si va da nessuna parte. Sarà solo una questione di sopravvivenza. Invece serve un progetto serio, anche ripartendo dal basso, ma al Brescia ormai va data una prospettiva. Lo stadio è sempre più vuoto, l'entusiasmo intorno alla squadra viene sempre meno. Così non si può andare avanti».
L'idea per il calcio italiano sarebbe rivoluzionaria. Il modello naturalmente è quello del Barcellona campione d'Europa, che con i suoi 163 mila soci costituisce il più grande esempio di azionariato popolare nel mondo. E in Spagna altri tre club della Liga applicano questo modello: Real Madrid, Atletico Bilbao e Osasuna.
Dalle parole bisogna passare ai fatti: «Per realizzare l'azionariato popolare ci vuole tempo - conferma Piccinelli -, ma ne passerà molto meno quando illustreremo il progetto a tutta la città. Io mi auguro che nessuno ci rida in faccia. Serve che le istituzioni ci ascoltino, che tutta Brescia e i tifosi, senza distinzioni, ci credano, che i mezzi di informazione ci seguano. Ci deve essere una condivisione totale a una proposta del genere. Un'operazione fattibile - conclude Piccinelli - e un'occasione da sfruttare per dare al Brescia quella svolta non più rinviabile».
Vincenzo Corbetta

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ILOVECALCIOPADOVA
view post Posted on 19/11/2009, 15:56     +1   -1




Per me è difficile, anzi sicuramente è impossibile che i tifosi riescano a gestire al 100% una moderna società professionistica. Pensate solo a cosa ha speso Cestaro per fare 6 anni di serie C ad un livello medio-alto..è impensabile per un'azionariato popolare..

Io penso che sarebbe piu' fattibile se i tifosi si organizzassero per acquisire una quota di minoranza, che ne so il 5% o anche meno, in modo che ci sia un rappresentante dei tifosi all'interno del C.d.a...una figura che abbia funzioni di controllo affinchè non si verifichino piu' casi Viganò(esempio vicino a noi), gaucci o preziosi-como-saronno, e che allo stesso tempo faccia da tramite tra società e tifosi..
 
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1 replies since 19/11/2009, 15:31   42 views
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