CITAZIONE (ILOVECALCIOPADOVA @ 12/2/2010, 09:59)
Ragasso quoto totalmente il tuo discorso. Bisogna che il calcio torni ad avere l'importanza che dovrebbe avere un gioco. Non è il calcio che ti fa mettere il pane in tavola, non è la curva che ti fa crescere i figli(a parte qualche caso di ottimi commercianti). Lo dissi già tempo fa pensando ai messinesi che bloccarono i traghetti per impedire il fallimento del Messina..mi chiedevo se era possibile che con tutti i problemi ben piu' gravi e concreti(pensate solo poco tempo fa la frana che ha buttato giu' mezza messina e si sapeva che sarebbe successo) che ci sono in Sicilia questi bloccano i traghetti per una squadra di calcio. Mi pareva un'assurdità. E per me è ancora un'assurdità.
Cmq questi IDL mi stanno sui coglioni come tutti i politicanti di dx o di sx che siano..e associare il casualismo alla dx o al nazionalismo italiano è una forzatura bella e buona in quanto di fondo il casual non dovrebbe essere etichettabile in nessuna maniera se non quella del tifoso, ed è una cultura che per me non ci appartiene perchè se è nata in Inghilterra c'è un motivo pratico ben preciso.. sono le solite italianate come quelle di atteggiarsi a casual salvo poi appendere uno striscione in balaustra con scritto "casual"..non ha nessun senso spero che lo capiate..
E poi stavo guardando il volantino e leggo che sono per la difesa della cultura e blah blah blah.. e lo si chiamano "Italian Defence League Casual United" e sotto "Lads Against Terrorism" e poi "We want our country back".. visto che te si tanto sensibile alla difesa della cultura italiana te podevi almanco scrivare el volantin in italiano no?
Allora, credo sia opportuno capire delle cose ben precise:
1-Sul fatto che la sottocultura casual sia nata in Inghilterra, poco da dire, sul fatto che non ci appartiene, beh, perdonami ma allora dovremmo rinunciare a tante altre cose che non ci appartengono, sia in termini di sottoculture (Mods, Skinheads, Punk), sia in termini musicali (Cito i grandi e pure da te tanto amati Oasis), sia in termini di linguaggio (quanti termini inglesi usiamo nel nostro modo di parlare?)... Dovremmo pure rinunciare ad incitare con canti e cori le nostre squadre visto che è anche questa una tradizione nata in Inghilterra! Non vedo invece cosa ci sia di male a "riadattare" al proprio modo di essere una cultura nata all'estero... Alla fin fine gli ultras italiani sono nati così, prendendo spunto in parte dagli inglesi (per i canti) ed in parte dalle tifoserie sudamericane (per il folclore) eppure sono riusciti a costruire una propria identità copiata poi in buona parte d'Europa (si pensi alle tifoserie serbe e croate, cosa sono se non una copia delle curve italiane anni '80-primi '90?).... Nessuno ha ancora brevettato le sottoculture per stabilire che non appartengono a questo o a quel popolo....
2-Riallacciandomi a quanto detto sopra: qualcuno ha scritto delle regole? Ha stabilito che non devo portare una pezza o uno striscione? O ha stabilito che posso portarlo ma senza che ci sia scritto "Casual"? Più metri di striscione ho e più sono ultras o meno metri di striscione ho e più sono casual? VORREI CAPIRE: QUALCUNO MI MULTA O PEGGIO MI DENUNCIA SE MI FACCIO UNO STRISCIONE DI 46 METRI CON SCRITTO "UNITED MOB OF PADOVA FOOTBALL CASUALS LADS"!?! Tendiamo ad essere troppo integralisti, e ci dimentichiamo spesso che il tifo nostrano ha la cultura cmq anche di tifare, quindi non vedo niente di male a farsi la propria pezza... Fra l'altro, siete così convinti che gli inglesi o i vari crucchi, olandesi, parigini, est europei non abbiano le loro pezze?
3-Rimango convinto che il "Casualismo" come si dice qui sia il modo più al passo coi tempi di stare allo stadio: gruppetti più piccoli e affiatati rispetto ai grandi gruppi che ormai hanno fatto il loro tempo (anche se in quelle realtà in cui il gruppo ha ancora la forza di aggregare ben venga...), maggiore agilità nel muoversi e di vivere la domenica non dico da protagonisti ma quanto meno da uomini liberi e non da deportati in un pullman bestiame, al posto degli striscioni chilometrici pezze più semplici da spostare e non incorribili nelle sanzioni di legge (fino a 1,50 di lunghezza le pezze possono entrare senza autorizzazione, lo ricordo), nuovo stile e moda giovanile lanciata dallo stadio e che per molti aspetti finirà col ripercuotersi anche sulla gente "normale", come del resto è sempre stato, fin dai tempi dello Schott e del bomber passando per le felpe Lonsdale, le Fred Perry fino alla Stone Island e le Stan Smith... cosa è cambiato? Le marche ed i modelli, ma i ragazzi di stadio continuano a fare tendenza...
Poi a uno può piacere di più il tifo classico con striscioni, tamburi, fumogeni... de gustibus... mi permetto di farvi notare che oggi tamburi e fumogeni non possono più entrare e per gli striscioni ci vuole l'autorizzazione...
4-Allargando un pò il discorso all'ambito stadio generale: in alcuni suoi aspetti il movimento IDL fa abbastanza sorridere... Però una cosa è vera: lo stadio è una cassa di risonanza paurosa, e sbagli tu Sangue a dire che il calcio è solo un gioco... la verità è che muove troppi soldi, troppi interessi, troppe persone per essere "solo un gioco"... Questo pur dandoti ragione sul fatto che molto spesso si mette il calcio davanti cose più importanti (il caso del Messina che hai citato), ma fidati che è un errore che facciamo un pò tutti, te compreso....