PADOVA SUD |
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| CITAZIONE (zio tom75 @ 13/11/2010, 06:56) Mi riaggancio a quanto ho scritto ieri nella tag in merito ai fischi e ai "buuuu" ricevuti da Balotelli al suo esordio da professionista contro il Padova. Mi ha fatto riflettere il commento di Anto, per il quale non è una cosa di cui si dovrebbe andare fieri. Ora, io che ho 35 anni trovo che fare gli ululati a un nero avversario sia una cosa assolutamente divertente e, se vogliamo, anche abbastanza innocua...mentre Anto, che ha 15 anni, la trova una cosa deplorevole. Mi sono chiesto se per caso non dovrebbe essere il contrario...e mi sono dato la risposta che siamo entrambi figli di due epoche diverse. Io ho visssuto gli anni '80, quando i neri nel campionato italiano si contavano sulle dita di una mano (io mi ricordo Juary e il mitico Barbadillo) e non si parlava di razzismo negli stadi...io a quei tempi andavo molto spesso a vedere il basket dove, viceversa, di neri ce n'erano quasi sempre due per squadra. Tutta questa premessa per dire che ho ricordi molto nitidi di neri che andavano a schiacciare e poi restavano appesi al ferro come delle scimmie...e vi posso assicurare che il palazzetto veniva giù dagli ululati, che venivano fatti non solo dalla curva (per inciso, la Benetton aveva la migliore curva non solo in Italia, ma in Europa a quei tempi), ma anche da stimati professionisti in giacca e cravatta nei distinti...poi però tutto finiva lì, nel senso che nessuno si sognava di sbattere in prima pagina quanto accaduto riempendosi la bocca di discorsi retorici e buonisti e nessuno si sognava di far sospendere la partita per episodi del genere. Nemmeno il nero di turno appariva particolarmente turbato dall'accaduto. Ripeto, finiva tutto lì, con una risata ed era considerato un momento di folklore e di goliardia. Dalla metà degli anni Novanta (correggetemi se sbaglio) fare "buuuu" a un nero è diventato un atto quasi paragonabile a uno stupro di gruppo e non mi dilungo oltre perchè sapete benissimo cosa succede quando ci si azzarda a fare una cosa del genere. Ampliando il discorso, negli anni Ottanta in televisione si potevano dire cose che oggi sono considerate assolutamente vergognose. Il primo esempio che mi viene in mente è una scena del capolavoro del cinema italiano "Eccezzziunale veramente" in cui Tirzan prende in giro un gay. Quello che voglio dire e che da un po' di tempo a questa parte si vive nell'incubo del "politicamente corretto" e ci si fanno un po' troppe seghe mentali. Io l'ululato al nero continuerò a considerarlo una cosa divertente e innocua così come era in passato e non mi considero affatto razzista. E' dando un'importanza morbosa a questi comportamenti che si è finito per farli diventare realmente razzisti, mentre se non se ne fosse parlato sarebbero rimasti dei semplici sfottò goliardici. Il razzismo, quello vero, a mio modo di vedere, si manifesta in comportamenti ben più gravi di un "buuuuu" allo stadio Quoto, appoggio e spingo! Il razzismo da stadio è una creazione mediatica, che ha trovato appoggi (il fonto antirazzismo ipocrita di molte tifoserie) ed emulatori (il razzismo vero di altre). Io l'ululato allo stadio lo considero uno sfottò, non razzista ma goliardico. Non mi considero razzista nel senso stretto del termine. Ergo, continuerò a farlo! Ho una mia testa per pensare, non mi faccio mettere in testa pensieri da giornalisti o politicanti, e ritengo di essere dalla parte della ragione... BALLOTTELLI NON FARTI ILLUSIONI, ANCHE SE FOSSI BIANCO MI STARESTI SUI COGLIONI!
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