IL CALCIO ITALIANO IN CAMPO INTERNAZIONALE

se è per quello pure gli inglesi avevano molti stranieri quando hanno vinto ... da quando non ci sono limiti di stranieri vanno così le cose..

Comunque se in uefa/europa league siamo andati allo sbaraglio negli ultimi 10 anni, come ha scritto subkomandante, c'è da dire che in Champions l'Italia si difende ancora bene, nelle ultime 8 edizioni 3 vittorie di squadre italiane e 2 secondi posti..




esatto, questo và fatto notare ... il fatto che ci fosse il limite di stranieri indicava che quelle vittorie erano rappresentative della qualità dei calciatori italiani...anche di quelli che non giocavano in nazionale

ad esempio, nel giro di 6 anni (90-95) , 5 vittorie italiane in Coppa Uefa e 3 finali tutte italiane (juve-fiorentina, roma-inter, juve-parma)


non era un ottavo di finale?


sul fatto che giocano aperti affari loro, cioè sono liberi di giocare come vogliono ma se poi prendono 7-8 gol è normale che questo venga fatto notare e mica si possono giustificare certi risultati col discorso che giocano aperti

sul rispetto/buonismo per l'avversario: io non stavo mettendo a confronto i 7-8 gol di chelsea o man utd con partite in cui le italiane hanno vinto 3/4-0 ... ma con partite in cui le italiane hanno vinto di misura e faticando, quindi in quei casi poco c'entrava il buonismo verso l'avversario..

C'e solo un dato di fatto:

le nostre squadre dal 5-7 posto in 10 anni non hanno mai raggiunto una finale di uefa.

Tutto il resto mi pare fuffa, come quando a scuola dicevi che non era suonata la sveglia. Non gli interessa la uefa? beh non si iscrivano e lascino spazio a chi e' interessato. E cmq a me pare che il genoa ci tenesse parecchio e avessi marassi pieno contro il valencia, la roma mi pare avesse schierato la sua miglior squadra contro i greci. Idem per il napoli nelle passate competizioni. Poi che abbiamo cmq squadre di vertice in CL questo e' verissimo. Grande tradizione, verissimo anche questo.

Che pero' da noi si giochi poco tempo effettivo e ci siano il doppio dei falli della premier e di spagna non e' sintomo che siamo competitivi, ma che abbiamo una cultura sportiva tutta fondata sul risultato e sulla tattica.
Per carita', io per dire preferisco tutt'ora il calcio italiano a quello spagnolo che mi pare una roba da fighettine con 300 inutili passaggi. Ma la premier e' su un altro mondo.

Cmq mi pare che ognuno resti della sua interpretazione nonostante la discussione. Forse quelli di noi sopra la trentina che si ricordano gli anni 80 hanno una percezione maggiore del disastro degli ultimi anni.

Edited by Subkomandante - 10/6/2010, 12:04

Infatti oggi è un disastro totale, a tutti i livelli...

Qualcuno ha citato la stagione 89/90, ricordo bene... Dominio assoluto in Europa ed un mondiale giocato in casa perso da COGLIONI (secondo me l'Italia era la squadra più forte quell'anno, superiore anche alla Germania, ma come allenatore avevamo un cialtrone come Vicini, ed è addirittura riuscito a farsi confermare dopo il FALLIMENTO di Italia '90!!!). Oggi che piaccia o no siamo lontani anni luce da quel livello. E non abbiamo nemmeno più un sistema calcio credibile: come dice bene RAES ai tempi il calcio italiano era gestito da figli di puttana ma funzionava. Oggi preferiscono affidare gli Europei a Polonia ed Ucraina piuttosto che all'Italia, e pure la Turchia in quanto a considerazione ci ha superati. Qualcuno cita la legge Bosman come la fine della pacchia, io dico che la fine è cominciata con le guerre di potere fra Carraro e Moggi. Cmq ha poca importanza.

Oggi per me la Premier League vale cinque-sei volte una partita del campionato italiano.

E forse non ce ne rendiamo conto perchè siamo come una locomotiva lanciata a grande velocità, che rallenta ogni giorno di più ma continua a correre finchè non si ferma del tutto. Il vero disastro deve ancora arrivare. Pace, forse potrebbe essere la volta buona che si farà definitivamente piazza pulita e si ricomincerà da zero.