BASKET IN LUTTO

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PADOVA SUD
view post Posted on 24/6/2010, 03:08     +1   -1




Nell'ultimo periodo due lutti hanno colpito due personaggi del mondo del basket i quali, per motivi molto diversi, rimarranno per sempre impressi nell'immaginario collettivo.
John Wooden, scomparso all'età di 99 anni, è considerato il più grande coach NCAA (universitario) di sempre, avendo vinto tra gli anni '60 e '70 con la celebre UCLA di Los Angeles la bellezza di 10 titoli, dei quali 7 consecutivi. E' passato anche alla storia per aver creato la "Piramide del Successo", un sistema filosofico per avere successo nel basket e nella vita, idea dalla quale ricavò pure un libro. Un personaggio così americano eppure quasi romanticamente europeo, da essere quasi estinto ormai.
Storia diametralmente opposta, ma non meno affascinante quella del gigante sudanese Manute Bol, 231 cm sgraziati. Nato poverissimo all'interno di una tribù sudanese riuscì ad arrivare negli USA dove, grazie alla sua altezza finì per militare nella NBA, dove ebbe alterne fortune, mas suscitò da subito l'interesse dei media. La fama cestistica però non gli diede troppa ricchezza, quindi dovette accettare ogni trovata pubbliciataria per sbancare il lunario: una fugace comparsata nelle file di Forlì, un ruolo da fantino senza essere mai salito a cavallo, giocatore di hockey su ghiaccio senza saper pattinare, un incontro di boxe benefico contro un ex campione di football etc.. Tutto questo non solo però per sopravvivere, ma soprattutto per raccogliere fondi per il suo Sudan martoriato da dittatori che mal accoglievano le sue ingerenze nei loro loschi affari. Su Manute sono sempre circolate fantastiche leggende (alimentate dal suo furbo agente): la più bella è che quella che da giovane avesse ucciso un leone a mani nude come rito iniziatico della sua tribù! In realtà pare l'avesse ucciso con una lancia mentre il felino stava dormendo... Una rara malattia cutanea contratta proprio in Sudan lo ha ucciso a soli 47 anni, ma come disse il suo compagno di squadra Charles Barkley, uno che non era propriamente uno stinco di sant: "Se ognuno nel mondo fosse come Manute Bol, questo sarebbe il mondo nel quale vorrei vivere".
RIP

Fonte: OAG 1701
 
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