25-26 SETTEMBRE: SCIOPERO DEI CALCIATORI!

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PADOVA SUD
view post Posted on 10/9/2010, 14:56     +1   -1




E' arrivata la perla della settimana!


L'Assocalciatori ha proclamato una giornata di sciopero per protestare contro la posizione della Lega di A sul rinnovo del contratto collettivo. L'astensione è stata proclamata per il 25 e 26 settembre, giorno in cui è prevista la quinta giornata del campionato. "Le squadre di serie A non scenderanno in campo", ha annunciato il portavoce dei giocatori di serie A, Massimo Oddo. Per quel turno è in programma Roma-Inter."La Aic - ha detto Oddo - in perfetta sintonia con le squadre di Serie A, ha deciso che queste non scenderanno in campo nella quinta giornata di campionato di serie A del 25 e 26 settembre contro la richiesta di introduzione di un nuovo regime contrattuale", da parte della Lega di serie A che, secondo l'Aic, comporterebbe "la carenza più assoluta di ogni forma di tutela" dei calciatori."Lo sciopero ci sarà sicuramente al di là delle decisioni che potranno essere prese nella riunione di lunedì (indetta dal presidente della Figc Giancarlo Abete e che vedrà protagonisti Lega e Aic, ndr) perché questa protesta va al di là della proroga dell'accordo collettivo ma riguarda lo status di oggetto di noi calciatori. Lo sciopero si protrarrà se non verranno presi accordi consoni. La decisione parte da lontano", ha aggiunto.Oddo ha poi ribadito che i calciatori "sono stufi di essere trattati come oggetti e non come persone. Qua si tratta di diritti umani, come quando ci negano di non poter svolgere attività parallele, non contestuali, o di tutela sanitaria, e di diritti di lavoro".CAMPANA: "MAI VISTO CALCIATORI COSI' DECISI"
"In tanti anni non avevo mai visto una presa di posizione così decisa e universale da parte dei calciatori". Lo ha detto il presidente dell'Aic, Sergio Campana. "I calciatori hanno espresso la loro opinione sul conflitto con la Lega di serie A, rilevando che non c'è stato alcun rispetto nei confronti dell'Aic visto che - ha sottolineato Campana - da molto tempo non abbiamo notizie ufficiali e dobbiamo leggerle sui giornali. Sui famosi otto punti riportati dalla stampa c'è un netto dissenso sebbene ci sia qualche disponibilità a proposito della flessibilità economica nei contratti: per questo i calciatori hanno deciso fermamente di scioperare. Lunedì prossimo il presidente della Federcalcio Abete ha convocato le parti a Roma e cominceranno le trattative. Speriamo che ci siano sviluppi positivi della vicenda: sarebbe l'assunzione dei problemi che da mesi riguardano il nuovo accordo collettivo".

Da quel che ne sapevo io, lo sciopero è un diritto di chi lavora. Trovo pertanto assurdo che a scioperare sia una categoria profumatamente pagata PER DIVERTIRSI! Di cosa stiamo parlando? Negli ultimi anni abbiamo assistito più volte a calciatori che si vendono le partite della propria squadra (il caso di Di Michele lo scorso anno a Torino per esempio) tanto per dirne una, e non parliamo di tutti quelli che abbiamo visto per esempio passare qui a Padova per svernare... Poi qualche bravo ragazzo, qualche persona con dei sentimenti e dei valori c'è, anche fra i calciatori. Ci mancherebbe. Ma mi lasciano perplesse le motivazioni di questo sciopero, quel "siamo stufi di essere trattati come oggetti e non come persone. Qua si tratta di diritti umani, come quando ci negano di non poter svolgere attività parallele, non contestuali, o di tutela sanitaria, e di diritti di lavoro". Cosa dovrebbero dire allora i lavoratori dipendenti? Cosa dovrebbero dire i milioni di lavoratori precari che le loro otto ore al giorno le passano in fabbrica, o in un magazzino, o dietro un banco a servire i clienti del negozio? Ed i vostri stessi tifosi cosa dovrebbero dire? Non sarebbero diritti umani anche questi? Non è un diritto umano chiedere condizioni di lavoro più umane? Stipendi in linea con il costo della vita? La possibilità di poter mantenere la propria famiglia? E rimanendo nell'ambito del calcio, non è forse un diritto umano quello di poter seguire la propria squadra senza essere soggetti a limitazioni o restrizioni di carattere geografico ed a presunte tessere di fidelizzazione? Certo, viviamo nel paese dei paradossi, e lo sciopero dei calciatori mi ricorda molto quello dei piloti e degli assistenti di volo dell'Alitalia ai tempi della trattativa per la cessione della compagnia: loro puntavano i piedi per non veder toccati i loro dieci-ventimila euro al mese, mentre i precari che lavoravano nei call center per 800 euro mensili e che si vedevano decurtare lo stipendio di ulteriori 100 euro dichiaravano: "Piuttosto di non averlo, ci teniamo uno stipendio decurtato...". Certo, uno che la vede da fuori potrebbe pensare che gli italiani hanno ciò che si meritano, e vale anche in ambito calcistico... Prendete per esempio le dichiarazioni di Lucarelli:
“Non si deve guardare soltanto al calcio importante. I giocatori delle serie inferiori percepiscono a malapena 1100 euro e non riescono a mantenersi con questa cifra. Aggregarsi alla contestazione mi sembrava dovereso nei loro riguardi".
Un bel discorso da "compagno", non c'è dubbio. Quello che salutava i livornesi col pugno chiuso, che dichiarava che volevano farli retrocedere perchè avevano una tifoseria di sinistra e che asseriva di aver rinunciato a un miliardo pur di giocare nella squadra della sua città. Forse quel miliardo in più poteva distribuirlo a quei suoi colleghi che "arrivano a malapena a 1100 euro", ammesso che sia vero. O forse, potrebbe andare a fare il sindacalista alla acciaierie di Piombino, non molto lontano dalla sua città natale. Sarebbe decisamente meno fuori luogo.

www.lapadovabene.it
 
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vigonzaostile
view post Posted on 10/9/2010, 15:09     +1   -1




Per favore pietà.. :sick:
 
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R.A.E.S.
view post Posted on 10/9/2010, 15:21     +1   -1




Dai ragassi per favore. Il portavoce dei calciatori è massimo oddo. Uno che dai tempi del verona in serie a lo ricordo specialista nel centrare con improbabili cross dalla trequarti campo spettatori in tribuna seduti che si fanno i cazzi loro.

image

te vorè miga che uno co na facia cosita el sia bon de fare el portavoce!
 
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AntoPD
view post Posted on 10/9/2010, 15:46     +1   -1






LIBERTA' PER MASSIMO
 
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zio tom75
view post Posted on 10/9/2010, 18:23     +1   -1




CITAZIONE (PADOVA SUD @ 10/9/2010, 15:56)
.Oddo ha poi ribadito che i calciatori "sono stufi di essere trattati come oggetti e non come persone. Qua si tratta di diritti umani, come quando ci negano di non poter svolgere attività parallele, non contestuali, o di tutela sanitaria, e di diritti di lavoro".

Non ho capito un cazzo.
Quali diritti umani?
Ai calciatori manca la tutela sanitaria?!?
Diritti di lavoro? Quali?!?
Mi go fatto na tesi in diritto del lavoro con particolare riferimento al lavoro sportivo ma non ci capisco una tega.
Mi sembrano dichiarazioni del tutto generiche, incomprensibili e farneticanti
 
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Scouser
view post Posted on 11/9/2010, 09:56     +1   -1




Vogliono lo sciopero? Ma allora riparliamo degli ingaggi

di Alfredo Pedullà

I calciatori sul piede di guerra: è l’occasione giusta per rimettere in discussione tutto
Siamo in un mondo (calcistico) difficile. Stefano Fantinel, presidente della Triestina, ha la fantastica idea di inserire le sagome in un settore dello stadio “Rocco” chiuso al pubblico, roba da censura a prescindere. I suonatori di serpenti, i teorici del piffero, gli fanno addirittura i complimenti: bella idea, ottima trovata, congratulazioni. Non ho parole. Ma come, non riempi lo stadio e metti le sagome senza rispetto nei riguardi di chi ha onorato il botteghino? Ma come, non paghi l’affitto per quel settore e poi ti inventi una cosa fuori da qualsiasi logica? Mi fa piacere che ci abbia costruito un pezzo Aldo Grasso, il critico tra i critici, sul Corriere della Sera. Ma non gradisco l’irruzione dei ruffiani, in servizio permanente effettivo. Quelli che dicono “bravo Fantinel, bella trovata”. Quelli che, quando non sanno come comportarsi, preferiscono l’elogio strisciante, finto. Non so più dove viviamo.

In queste ore c’è un’altra storia che tiene desta l’attenzione. Una storiaccia, direi. Lo sciopero programmato dai calciatori di serie A per il 25 e 26 settembre. E organizzato, nello spazio di poche ore, per il mancato accordo sul contratto collettivo. Il tutto sarebbe nato dal secco no di Grosso di andare al Milan (un rifiuto illegittimo: il suo manager Bozzo può pensarla come crede, io non cambio idea) con sollevazione da parte di gran parte degli addetti ai lavori. Grosso dopo Julio Baptista. Una catena che si ingrossa, un passaparola che sta diventando inquietante. Parliamo di calcio in crisi, di bilanci da tutelare, e poi rifiuti il Milan, oppure il Genoa, oppure il Galatasary che ti offre una montagna di soldi, più di quanto la Bestia avrebbe percepito (e quindi percepirebbe) restando a Roma. Da spettatore. Questa è una semplice goccia, nell’oceano, di una tendenza diventata ormai insopportabile.

Le reazioni dei presidenti sono state un fronte comune: agguato, atto irriguardoso, irresponsabile e molto arrogante. Io credo che i calciatori abbiano diritti da tutelare sempre e comunque. Ma credo anche che bisognerebbe mettere in discussione tutto. Anche gli ingaggi. La rivisitazione invocata non c’è stata. C’è gente che strappa milioni di euro e si blocca davanti alla porta, sbaglia quattro passaggi di fila, non mantiene le promesse e le premesse. Dicono: ma non abbiamo puntato il revolver alla testa dei presidenti per firmare quei contratti importanti… Dicono così, e hanno anche ragione. Ma adesso, se proprio dobbiamo resettare, se sono diventati all’improvviso permalosi perché – sic - non si sentono oggetti, se chiedono di essere tutelati (?), facciamo un pacchetto unico. Prepariamo moduli da firmare che tengano conto di un calo di rendimento lungo – a volte – intere settimane. Gli conviene, sono pronti? Andiamo, andiamo pure.

A Massimo Oddo, puntuale a metterci la faccia nel proclama, dico sinceramente che quando l’ho visto in azione nel Milan degli ultimi mesi mi sono posto un quesito. Sbagliava i cross più banali, una media imbarazzante, e non mi sono permesso di chiedergli: ma è giusto guadagnare così tanto per un ritorno mediocre, al capitolo rendimento, nei riguardi di chi gli ha garantito quel contratto? Il discorso vale per i “signorini” che pretendono di passare alla cassa, sempre, anche quando dovrebbero restituire una larga parte del profumatissimo ingaggio.

Se dobbiamo ripartire, ripartiamo da qui. Ma ripartiamo da tutto.


www.calciomercato.datasport.it

Penso che i commenti siano superflui, comunque mi piacerebbe che qualcuno invitasse Lucarelli a fare un confronto tra il trattamento economico dei calciatori e quello di atleti di sport "minori". Parlo del nuoto visto che è un ambiente che conosco, dove anche atleti di livello che arrivano a sfiorare una finale nei campionati assoluti a Roma (un pò come la coppa italia nel calcio) non vedono il becco di un quattrino. Poi invece ti trovi calciatorini di dubbie qualità che per giocare in serie D con l'Este si permettono pure il lusso di mollare gli studi per fare carriera da calciatore. E diciamolo, anche a livello di preparazione e durezza degli allenamenti non c'è confronto. Nel nuoto si parla di 6 allenamenti a settimana con la gara alla domenica, due ore e mezza in vasca e un ora di preparazione in palestra. Altro che cinque allenamenti a settimana con tanto di giorno libero e seratine al Q...

1100 Euro al mese non vi bastano? Prendete l'esempio dai giocatori delle Far Oer e trovatevi un altro lavoro oltre al pallone!
 
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PADOVA SUD
view post Posted on 11/9/2010, 11:56     +1   -1




Un qualsiasi calciatore che andasse a fare un solo allenamento di arti marziali fuggirebbe dalla palestra a gambe levate, a proposito di durezza degli allenamenti. Visto che ve lo dice uno che ha praticato entrambi gli sport...
 
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PADOVA SUD
view post Posted on 13/9/2010, 13:30     +1   -1




Carissimo Massimo sono Aurora, educatrice asilo nido trentaduenne campana emigrata in Toscana da otto anni in cerca di un lavoro stabile, portavoce dei Movimenti Disoccupati e Precari di Firenze e d’Italia, volevo rispondere a questo tuo pensiero che mi ha tanto colpito perché noi purtroppo non ci sentiamo nemmeno persone, ma solo schiavi, che pur di arrivare a fine mese, anzi a fine giornata, siamo costretti ad accettare di lavorare in qualsiasi condizione. Oltre a curare i tuoi interessi e leggere i giornali sportivi, ti è giunto all’orecchio delle gravi problematiche sul mondo del lavoro? Volgi lo sguardo oltre il tuo mondo fiabesco? Negli stadi si osserva, giustamente, un minuto di silenzio, si indossa la fascia nera, si indossano magliette per tanti buoni scopi, si organizzano partite di beneficenza , ma mai e dico mai, un pensiero, una parola, uno striscione, sulle morti bianche, sul lavoro nero, su persone che ogni giorno perdono posti di lavoro. Da oltre due settimane in Italia ci sono precari in sciopero della fame per un lavoro a tempo determinato, retribuito con poco più di 1000 euro al mese per i pochi mesi che forse riusciranno, se fortunati a lavorare durante un solo anno, persone che purtroppo si tolgono la vita perché gli è stata tolta la DIGNITA’, madre che gli viene tolta la figlia neonata solo perché guadagna appena 500 euro al mese. Noi disoccupati, precari, poveri dobbiamo anzi ci costringono a farlo, arrovellarci su come arrivare a fine mese, combattiamo perché vorremmo una svolta nella nostra Italia e Voi avete deciso di scioperare per motivi a me futili, visto i vostri lauti guadagni che offendono tutti, lavoratori e non. Come faccio a spiegare ad un bambino tifoso, anzi amante del calcio del vostro sciopero, bambino a cui spesso si deve dire NO anche per una semplice bustina di figurine? Che modello educativo, umano e civico può dare ai tanti giovani questa vostra presa di posizione, visto che siete il loro modello da seguire? Forse potrebbe avere un senso se vi trovaste in prima persona a sostenere fattivamente e personalmente il mondo dei cittadini espulsi dal lavoro che sta’ urlando in varie piazze la loro disperazione, mettendo a disposizione la vostra istanza per ricostruire una società che rimetta al centro dei propri obbiettivi la DIGNITA’ e i DIRITTI di ogni individuo. E’ giusto che tuteliate i vostri diritti da lavoratore e sicuramente non è colpa vostra se questa società ha generato mostruose diseguaglianze, così mostruose da far indignare le tante migliaia di persone che ogni giorno lottano per sopravvivere qui in Italia e non nel Terzo Mondo. Spero di avere una risposta a questo mio scritto che dia un senso alla vostra iniziativa e al mio sentirmi “ NULLA” per poter ritornar ad essere una fiera tifosa delle squadre di calcio italiane.
Firenze 11/09/2010 Aurora Luongo
 
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Legio
view post Posted on 14/9/2010, 07:50     +1   -1




Penso che la lettera scritta sopra sia il pensiero di molti...io lo reputo vergognoso uno sciopero dei calciatori a prescindere,che trattino pure e che espongano i loro problemi,ma per rispetto di tutti i tifosi (che senza di noi sarebbero zero)e' meglio che giochino e anche senza alzare tanto la testina DP!
Ghe meto anca un bel diuga'....
 
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8 replies since 10/9/2010, 14:56   135 views
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