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Yuri Korablin, faremo cose importanti
di Franco Bacciolo
Discrezione, senso della misura, pacatezza. Queste le prime impressioni che se ne ricava dopo aver conosciuto il nuovo presidente del Fbc Unione Venezia, Yuri Korablin. Presidente da questa mattina quando, davanti ad un notaio mestrino, il cinquantunenne imprenditore moscovita, già sindaco di Khimki città satellite della metropoli russa, duecentomila abitanti e luogo dove vengono costruiti i motori di tutti i razzi e le astronavi più importanti del mondo (il motore del primo satellite atterrato sulla Luna è stato costruito a Khimki), ha sottoscritto il rogito che ha permesso il trasferimento del 100% della proprietà del sodalizio lagunare da Enrico Rigoni alla Venice Football Academy, costituita dallo stesso Korablin una settimana fa con l’unico fine di poter acquisire la società calcistica arancioneroverde. Impressioni, quelle indicate in premessa, che sembrerebbero contraddire il manifestato ambizioso obiettivo di raggiungere i vertici del calcio italiano in tempi brevi. Ma che, in realtà, sembrano essere le basi di un progetto importante, ma anche equilibrato. Niente proclami, quindi, nessun tono sopra le righe, ma convinzione, come dice Korablin in conferenza stampa, che Venezia e il Veneto debbano avere, oltre alle tante qualità risapute e lodate a livello mondiale, anche uno sport di altrettanto valore. Altra impressione è che, pur puntando molto in alto, l’imprenditore moscovita voglia fare i passi uno per volta: lanciare la squadra, formare un’accademia del calcio (le accademie del calcio sembrano essere molto “sentite” in Russia), costruire uno stadio di assoluto livello internazionale.
Che la conferenza stampa di oggi non fosse un comune appuntamento di routine lo si è capito subito dal numero di giornalisti, telecamere, fotografi presenti, tra cui inviati perfino dalla Russia. E che l’appuntamento fosse sentitissimo dagli appassionati, lo si è capito dalla loro quantità, quasi incontenibile dalla sala consiglio del Municipio di Via Palazzo (ad un certo punto ci sono voluti i vigili per cercare di farci stare tutti). E, anche se Korablin ha preferito tenere la presenza sotto traccia, c’era tra il pubblico qualche altro socio russo, oltre a Aleks Samokhin e il referente tecnico Dmitry Balashov (dirigente tecnico che ha appena terminato l’accademia sportiva di Liverpool ed è stato per 7 anni general manager del Football Club Khimki, per 2 anni team manager della Dinamo Mosca e per 5 anni e fino ad oggi team manager della Lokomotiv Mosca). Nei banchi dei consiglieri anche tutta la squadra, con allenatore, staff e collaboratori. Mentre al tavolo della presidenza c’erano anche l’amministratore delagato, Ignazio Guerra, il consigliere e presidente della Municipalità di Mestre, Massimo Venturini, il direttore sportivo Andrea Seno, il segretario del CdA, avvocato Alessio Vianello.
L’esordio della conferenza è spettato all’assessore allo sport del Comune di Venezia, Andrea Ferrazzi, affiancato dal Vicesindaco Sandro Simionato. Ferrazzi ha percorso brevemente tutti i veloci passi compiuti per arrivare al momento attuale elogiando il grande impegno messo da Enrico Rigoni per tenere in vita la società arancioneroverde (grandi applausi all’ex patron da parte della platea) e dall’ex presidente Mauro Pizzigati (altro spontaneo applauso). Ferrazzi ha detto che si sta impostando un lavoro molto importante e molto impegnativo, di comune accordo con la proprietà e che Venezia merita, anche nel calcio, di stare ai massimi livelli. E’ toccato, quindi a Korablin far sentire la sua voce (a mezzo interprete). E il suo primo pensiero è stato quello di augurare buona salute a Enrico Rigoni di cui ha detto di aver molto apprezzato il sincero amore per la squadra. Poi si è autointerrogato sul perché è arrivato al Fbc Unione Venezia. E qui ha evidenziato la casualità (voleva comprare una maglietta arancioneroverde per i figli, ha finito per comprare la squadra), ma anche la solerzia che le autorità gli hanno manifestato. E lui, che politico lo è stato, ha voluto spendere due parole di compiacimento per le autorità veneziane. Persone, ha detto, che sanno accendere il fuoco dell’entusiasmo e sanno convincere. Korablin ha detto che lui e il suo gruppo sono coscienti del grande lavoro che li aspetta. Ma che la grande storia di Venezia (e anche della Russia) meritano tutto l’impegno. “Noi ci teniamo alla nostra reputazione e, se permettete, ora anche alla vostra. Vorremmo che ci fosse fiducia e ci auguriamo che i fatti possano avere positivo seguito alle parole che oggi stiamo esprimendo. Faremo di tutto per raggiungere la Serie A (applausi scroscianti) anche se siamo coscienti che non sarà per nulla facile. E tutto il Veneto merita uno stadio di primissimo livello europeo.” Il Sindaco Giorgio Orsoni ha voluto ringraziare Korablin e il suo gruppo per la fiducia data alla squadra. Anche per rinsaldare certi vincoli culturali che proprio in questi giorni vedono Venezia accanto all’Ermitage. Poi il Sindaco si è aggiunto con convinzione ai ringraziamenti per quanto fatto da Enrico Rigoni, per lo spirito di servizio dell’avvocato Mauro Pizzigati, per la capacità di “seduzione” di Massimo Venturini nel far avvicinare il gruppo russo all’Unione Venezia.
Al fuoco di fila delle domande dei giornalisti, proseguite anche dopo la chiusura della conferenza stampa, Korablin (laurea in giurisprudenza, sindaco di Khimki fino al 2001) ha precisato che il suo è un gruppo di investitori privati, ma che lui stesso è stato molto immerso nel mondo dello sport (ha fondato il Khimki Fottoball Club, dai dilettanti alla Serie A, e il Khimki Basket, attualmente fa l’Eurolega). Il Presidente ha anche fatto presente che l’intenzione è quella di attrarre altri investitori privati (si parla di una importante banca di investimento russa che potrebbe entrare, per la sua natura, direttamente nella proprietà del club, (la Promsvyazbank?)). Stimolato da altre domande, Korablin non ha voluto sbilanciarsi per non anticipare i tempi ma ha confermato che si lavorerà molto per allargare quanto più possibile i coinvolgimenti, visto che gli investimenti per l’Accademia e per lo Stadio, oltre che per la squadra, dovranno essere tanti. Korablin ha detto anche di essere consapevole che la squadra avrà un’unica possibilità per passare di serie e che per la sfida clou con Treviso, lui sarà in tribuna al Penzo.
Per quanto riguarda lo stadio, il Sindaco Orsoni ha spiegato che la localizzazione del Quadrante di Tessera non è in discussione, che molti passi per poter avere il via sono stati fatti e che il Comune farà la sua parte occupandosi degli aspetti urbanistici. Al più presto l’intero Consiglio Comunale verrà chiamato a discuterne. A margine si è saputo che il percorso burocratico è ben avviato e che la tempistica non dovrebbe essere più un tabù come lo è stata finora.
Volare basso, niente proclami a vanvera e tanto lavoro da fare, bene cosi per adesso.
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