Il crack che si avvicina

Personalmente vorrei porre l'attenzione su un altro fattore, a mio parere decisivo nello scatenare questa crisi.
Io reputo responsabili le agenzie di rating almeno tanto quanto gli speculatori finanziari per questa crisi (non per la situazione venutasi a creare negli anni, colpa a parer mio di governanti incompetenti e di tappe forzate dall'UE che han fatto fare carte false ai paesi per entrare nell'euro...vedi Grecia). Mi fa sorridere e soprattutto riflettere che gli USA abbiano un rating da tripla A nonostante il debito più elevato al mondo (e non mi si venga a dire del rapporto debito/PIL perchè non si salvano nemmeno lì) e nonostante il fatto che a Obama siano stati concessi 10 gg per prendere provvedimenti atti a scongiurare un possibile default, mi fa sorridere che un Paese come la Spagna abbia rating AA (superiore a quello italiano) quando il suo debito è mostruoso e le sue aspettative di crescita sono nulle (inferiori per quanto possibile a quella italiana).
Una ristrutturazione del debito italiano non è un'ipotesi impossibile e nemmeno improbabile, com'è vero che un vero e proprio default totale è quasi impossibile, poichè lo stato detiene un patrimonio (di cui gran parte inutilizzato) ben superiore ai 1800 miliardi e rotti di euro del debito. Il problema è che le banche non possono salvare lo Stato perchè son già piene di immobili, di cui son diventate proprietarie in seguito all'ondata di prestiti non onorati dai privati negli ultimi anni di crisi. Qui sta il nodo principale.
Premettendo infine che tra i mille svantaggi di un default per il cittadino medio, c'è anche il vantaggio di un taglio delle tasse dovuto alla cancellazione degli interessi e dei debiti da pagare, dico che a Settembre mi dovrò trasferire per studio 4 mesi in un paese nordico...e forse non partirò solo.........